Casanova Lerrone

Altitudine: m 350 s.l.m. - Superficie: km2 24,23

Distanza da Imperia: km 33

Abitanti: nel 1881 1904 - al 2017 732

Festa patronale: 2 Settembre - Sant'Antonino

Informazioni: Comune tel. 0182 74014


Il primario centro agricolo di Casanova venne compreso inizialmente nel Comitato di Albenga e, a partire dal X secolo, nella successiva Marca Aleramica, sotto il dominio dei marchesi di Clavesana e dei Del Carretto.

Nel 1379 nacque a Zuccarello la famosa Ilaria, il cui padre Carlo prese ufficialmente il titolo di marchese di Zuccarello e Stellanello, controllando già i territori fra Aquila d'Arroscia e Balestrino.

Salvo brevi parentesi con i Savoia, Casanova fu sempre nell'orbita genovese seguendone le sorti sino al 1797 quando i Francesi la inclusero nel dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 Casanova fu inglobata nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna e, dal 1861, nel Regno d'Italia; con Regio Decreto n. 1234 dell'8 aprile 1863 assume la denominazione di Casanova Lerrone.

Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel III mandamento di Andora del circondario di Albenga, provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò sotto la neocostituita provincia di Savona.

Ha fatto parte sino al 2011 della Comunità Montana Ponente Savonese.

Visita al Borgo

Nella prima frazione che incontriamo nella discesa, Vellego, troviamo la Chiesa parrocchiale San Giuliano di Alvernia, il cui organo è datato 1882, opera dell'organaro Angelo Dessiglioli, seconda metà del 1800.

Nei pressi della chiesa si possono notano i resti della fortificata quadrangolare Torre di Ubaga.

Continuando la nostra discesa, incontriamo la frazione di Degna e la parrocchiale

di San Luca con il suo bellissimo campanile.

Qui si erge il Santuario di Nostra Signora della Visitazione del XVII secolo, edificato sul luogo dell'apparizione mariana ad una pastorella sordomuta (che ritrovò l'uso della parola come tramanda la tradizione locale); il santuario custodisce al suo interno un gruppo ligneo attribuito allo scultore Anton Maria Maragliano fine 1600.

Proseguiamo per il capoluogo Casanova Lerrone dove troviamo la fortificazione eretta dai Doria.

Nella stessa via, pochi passi oltre il Municipio, vediamo l'abside della Chiesa parrocchiale di Sant'Antonino. Eretta in stile barocco, conserva un polittico del 1552 attribuito alla scuola pittorica dei Brea e un anonimo gruppo in marmo raffigurante la scena dell'Apparizione.

Tornando indietro poche centinaia di metri prendiamo il bivio per Marmoreo dove ammiriamo gli splendidi ulivi, ancora di varietà taggiasca, gli ultimi del ponente verso levante.

Proseguendo per Garlenda, a sinistra, si trova una stradina che ci porta a Maremo dove si trovano i resti di antiche fortificazioni dei Del Carretto.

Nella piccola chiesa di San Bernardo, a cavallo tra le valli Lerrone ed Arroscia, ad opera dello scultore tedesco Rainer Kriester, si visiti il monumento funebre a Felice Cascione, partigiano morto in battaglia e paroliere del famoso inno della resistenza:

"Fischia il vento, urla la bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell'avvenir".

Proseguendo verso Albenga, attraversiamo Garlenda dove possiamo vedere la chiesa della Natività a cupola ottagonale.

Dopo le ultime case e prima del campo da golf, un breve sterrato ci porta alla casa fortezza dei Costa del Carretto.

Ci dirigiamo verso Villanova D'Albenga.