Borghetto d'Arroscia

Altitudine: m 150 s.l.m.

Superficie: km2 25

Distanza da Imperia: km 31

Abitanti:
- nel 1881 1400
- al 2017 159

Festa patronale:
25 Aprile - San Marco Evangelista

Informazioni: Comune tel. 0183 31061


Le caratteristiche del tessuto urbano e della compagine edilizia che contrassegnano il borgo denotano una strutturazione dell'abitato relativamente recente, che è direttamente confermata dall'assenza di monumenti o testimonianze rilevanti di epoca medievale.

L'origine del paese attuale è infatti ricollegabile allo spostamento di numerose famiglie dai borghi di mezzacosta a fondovalle, spinte dalle nuove opportunità economiche offerte nel corso dei secoli tardo medievali dallo sviluppo sempre più consistente della viabilità verso le città del Basso Piemonte e dallo sfruttamento, allora in fase di ulteriore espansione, dell'energia idraulica attraverso l'utilizzazione di mulini, officine e ferriere.

Già dominio dei Marchesi di Clavesana, Borghetto D'Arroscia venne acquistata nel 1512 dalla Repubblica di Genova; è sempre stata uno dei quindici Mandamenti di Pieve di Teco di cui ha seguito le sorti.

Visita al Borgo

Tornati alla provinciale e proseguendo verso Albenga incontriamo poco dopo sul ciglio destro della strada la protoromanica chiesetta di San Pantaleo, eretta attorno al Mille e poi rimaneggiata nel Quattrocento, che costituisce il più significativo monumento della vallata.

Particolarmente interessante è il porticato che ne protegge il fianco destro, interamente decorato da affreschi attribuiti al Maestro di San Pantaleo; pavimentato in ciottoli bianchi e neri, è retto da due colonne in pietra, di cui quella di sinistra ha scolpiti nel capitello maghi-custode sormontati da motivi a delicate volute. A far la guardia sul ciglio della strada ci pensano altri maghi-custode, intagliati nel capitello della colonna, più grande ma per il resto identica alle altre, qui sistemata.

Il porticato, che l'imbecillità di idioti grafomani ha costretto a chiudere con una robusta cancellata, ha volte a crociera di cui quella a destra conserva al centro un tondo in pietra scolpito ad Agnus; si conclude a destra su una mensola in pietra intagliata sotto cui è murata l'originaria acquasantiera in pietra, scolpita con la croce di Malta.

Sotto il porticato si apre a sinistra un primo portale con architrave del 1493 scolpito con Agnus fra angioli stilizzati di sorprendente modernità; sull'adiacente finestra, attraverso cui possiamo vedere l'interno decorato da affreschi di Pietro Guidi da Ranzo e del Maestro di San Pantaleo, l'architrave è intagliato a Trigramma gotico in tondo con fiamme oblique tra elaborati motivi floreali; il portale di destra infine ha un bassorilievo del 1491 scolpito con al centro Trigramma in un tondo retto da angioli, a sinistra un angiolo con cartiglio e a destra S. Pantaleo fra un leggio sormontato da un uccello ed un elaborato inginocchiatoio.

Sulla semplice facciata sono due piccole monofore ora murate ed altre due piccolissime si aprono nelle due tonde absidi posteriori.

La settecentesca parrocchiale chiesa di S. Marco Evangelista, decorata in facciata con l'affresco del santo, conserva all'interno un fonte battesimale in pietra uguale a quello di Vessalico; a sinistra della chiesa c'è il semplice oratorio coevo.

Tornando indietro di un centinaio di metri lungo la provinciale possiamo scendere la rampa a sinistra che ci porta al suggestivo ponte medievale, col suo arco poggiante su strutture romaniche, che già avevamo visto salendo ad Ubaga. Ritornati sulla Provinciale 453 proseguiamo per Vessalico.