Cipressa

Altitudine: m 20 s.l.m.

Superficie: km2 9,5

Distanza da Imperia: km 13

Abitanti:
- nel 1881 687
- al 2017 1283

Festa patronale: 2 Luglio - Visitazione Maria Vergine

Informazioni: Comune tel. 0183 98005


La storia di Cipressa è strettamente legata a quella di Taggia ai cui domini apparteneva.

Nell'archivio parrocchiale è conservata copia dello Statuto redatto dai Benedettini di Santo Stefano ed approvato nel 1215 da Oberto conte di Badalucco e figlio di Guglielmo I di Ventimiglia, che diede al borgo le prime leggi scritte.

Visita al Borgo

Parcheggiata l'auto nel piazzale accanto al campanile abbiamo di fronte la seicentesca barocca chiesa della Visitazione.

Appena entrati ci sorprende sulla parete di sinistra la cornice del polittico "Madonna del Rosario" con i quindici quadretti periferici ma priva del dipinto centrale; ci hanno spiegato che il quadro venne rubato e poi recuperato per sparire poi definitivamente, per cui dietro alla cornice è esposta ora la scultura lignea "Visitazione di Maria Vergine" naturalmente attribuita al Maragliano.

Sulla stessa piazza sorge il settecentesco oratorio della Santa Annunziata con meridiana sulla parete sinistra.

Riprendiamo l'auto e aggirata l'abside della chiesa proseguiamo a destra seguendo le indicazioni per "Gallinaro"; dopo circa trecento metri possiamo parcheggiare per un breve giro nel centro storico di Cipressa.

Entrati per la via principale, prima del volto andiamo sotto il basso archivolto di via Usodimare, che percorriamo tutta prendendo poi a sinistra finché passati sotto il volto di via Pancaldo risaliamo a sinistra la gradonata in cemento che ci riporta all'auto.

Proseguendo in direzione Gallinaro dopo cinquecento metri incontriamo sul ciglio sinistro della strada la Torre del Gallinaro, possente fortificazione a due piani costruita nel 1544 a difesa dai "Turchi", che svolse sempre una rilevante funzione strategica in quanto, dominando con bella vista panoramica un ampio braccio di mare, consentiva di avvistare vele nemiche ancora molto lontane e di predisporre quindi tempestivamente le opportune difese.

La torre, traforata da minacciose feritoie, ha pianta quadrata con lati di una decina di metri e conserva integre parte delle caditoie che ne coronavano l'intera cornice; all'interno rimangono tre archi al piano terra ed altri tre al piano superiore.

In passato esisteva in paese anche il Santo Spirito, un'associazione laica fondata con scopi di carità pubblica.

Il Santo Spirito gestiva anche forme di Monti di Pietà garantiti a livello fondiario, nonché l'ospitalità a molti pellegrini e viandanti nullatenenti.

Tornati indietro, al bivio possiamo scendere di duecento metri in direzione Sanremo per osservare a destra, inglobata fra le abitazioni all'imbocco di via Cavour, la quattrocentesca casa-torre a due piani che conserva le mensole delle caditoie.

Da qui si scende fino alla via Aurelia in direzione di Sanremo; volendo invece puntare su Imperia torniamo a Costarainera e da lì discendiamo lungo la via già percorsa all'andata.