L'andamento demografico

Statistiche andamento demografico nel mondo
Statistiche andamento demografico nel mondo

I centri storici del Ponente hanno avuto origine ed evoluzione diverse a seconda che sorgessero sulla costa o nell'entroterra.

I centri costieri trovano i loro primordi in quegli insediamenti indigeni preistorici che si svilupparono in epoca romana e, come tutto l'occidente, nel Medioevo e nel Rinascimento; infine, radicalmente e repentinamente, sono stati aggrediti dal violento sviluppo economico, culturale ed edilizio degli ultimi cento anni.

I borghi dell'entroterra sono stati, invece, fondati nei secoli successivi alla caduta dell'Impero Romano, quando parte delle popolazioni della costa - rimaste alla mercè dei Saraceni prima e di pirati barbareschi poi - sono state costrette a lasciare l'insicuro litorale e trasferirsi sulle più difendibili colline interne.

Al contrario di quelli prosperi sulla costa, i piccoli centri delle valli vivevano di un'economia agricola di sopravvivenza ed un isolamento sociale e logistico che mantenne a lungo le loro tradizioni e principi culturali.

La crisi dell'agricoltura montana dei primi decenni del Novecento ed il fiorire dell'attività turistica costiera determinarono un inarrestabile esodo dalle campagne: l'entroterra si spopolò velocemente. Dissanguati dall'esodo dei giovani e dallo stillicidio del tempo che si porta via i vecchi, le case dei borghi vanno ancora coprendosi di rovi.

L'entroterra, così ricco di beni naturali, culturali e sociali, offre ancora promesse di qualità turistica da sfruttare se si riuscirà a vincere l'assalto delle seconde case, dormitori estivi inanimati.

Alcuni amministratori dei paesi dell'entroterra, purtroppo, vorrebbero compensare l'andamento a forbice del saldo demografico tra costa ed entroterra con il favorire insediamenti di seconde case: una politica che, al di là delle buone intenzioni, nella realtà determina la incontrovertibile e definitiva dispersione del capitale storico, culturale ed ambientale.

È notorio che le seconde case possono creare anche un reddito aggiuntivo, ma non costituiscono un'attrattiva per attività economiche con prospettive affidabili.

Per non negare un futuro, gli abitanti ed i loro amministratori devono anteporre ad ogni cosa la salvaguardia del patrimonio.


Dati statistici del Ponente Ligure

ANNO 1881
- totale popolazione: 128.000 (100%)
- città costiere: 65.000 (51%)
- valli: 63.000 (49%)

ANNO 2017
- totale popolazione: 263.000 (100%) / +105%
- città costiere: 224.000 (85%) / +400%
- valli: 39.000 (15%) / -38%

NOTE

Abbiamo considerato Ponente Ligure il territorio che va da Albenga a Ventimiglia. Molti abitanti hanno residenza nelle valli, ma svolgono le loro attività lavorative sulla costa, con trasferimenti giornalieri.

Dal 2012 al 2016 il calo demografico nel Ponente è stato di 2400 residenti (-780 media annua).

Contrariamente all'opinione corrente, la Liguria - ed il Ponente in particolare - non rappresentano un'anomalia rispetto all'esperienza nel mondo progredito, ma solo ne anticipano i dati prospettici.

Il trend di crescita della popolazione mondiale è ancora in crescita in varie parti del mondo, ma diminuisce nelle nazioni progredite e tende a livellarsi in tutto il mondo.