Altitudine: m 6 s.l.m.
Superficie: km2 17,2
Distanza da Imperia: km 23
Abitanti: nel 1881 5517 - al 2017 10.281
Festa patronale: 7 Dicembre - Sant'Ambrogio
Informazioni: Ufficio Turismo 0182 602265
Alassio, con Laigueglia l'ultima città della Riviera delle palme confinante con la Riviera dei Fiori, gode di un clima particolarmente favorevole ai soggiorni estivi ed invernali.
La spiaggia di sabbia dorata, la corona di colline alle spalle e l'Isola Gallinara definiscono la "Baia del Sole" un panorama sorprendente sia che si venga da levante che da ponente.
Vennero, invece, dal nord coloro che trasformarono un povero borgo di pescatori in un centro di cultura, ricchezza ed eleganza, come nessuno altro in Liguria e forse, a quell'epoca, in tutta Italia.
Erano nobili e alti funzionari del Regno Unito della regina Vittoria che scoprirono le bellezze naturalistiche dei luoghi, costruirono abitazioni e dimore che richiamano lo stile vittoriano adattato alla luce del sole, detto indo-vittoriano, in omaggio all'esperienza trascorsa da molti di loro nelle colonie da cui il nome.
L'arredamento era prettamente e tradizionalmente inglese vittoriano come quello visibile in molte case londinesi ancor oggi.
Gli inglesi contribuirono generosamente alla costruzione della ferrovia Genova - Ventimiglia, che nel 1872 toglie il Ponente dall'isolamento: in treno da Londra ad Alassio.
Questo nuovo servizio permette la residenza stabile di almeno mille inglesi, tra i quali numerosi sono i poeti, i pittori, i naturalisti che scoprono e riportano nelle loro pubblicazioni e tavolozze, quelle bellezze della Liguria fino ad allora sconosciute.
Anglicana era la chiesa, vita sociale e culturale erano inglesi: il tennis (ancor oggi ne ricorda lo stile), il bridge, il casinò, il teatro, la biblioteca Memorial Gallery Richard West che, con i suoi 15.000 volumi, costituisce in Italia il centro librario inglese secondo solo a quello di Firenze. "The Alassio News" veniva stampato quindicinalmente; non mancavano, naturalmente, i "British store" sopravvissuti in città sino agli anni sessanta.
Sir Thomas Hanbury, il creatore dei Giardini Botanici della Mortola a Ventimiglia, viene ricordato come uno tra i primi che acquistarono terreni in Alassio, così come fece il generale scozzese Sir William Montagu Mc Murdo che morì a Nizza nel 1894.
Alla lungimiranza di Montagu e, poi, all'impegno di sir Daniel Hanbury, figlio del citato sir Thomas, Alassio deve il merito per aver dato corpo al sogno della Villa della Pergola, del Villino e del Giardino Botanico.
La bella favola degli "Inglesi ad Alassio", purtroppo, terminò definitivamente nel dopoguerra con il mutamento della società britannica e del suo potere internazionale; la "Villa della Pergola" patì conseguentemente oblio e precarietà.
Bisognava attendere il 2006 perché la passione e l'entusiasmo di pochi generosi volontari affrontasse, senza scopo di lucro, l'immane opera della sua restaurazione.
La famiglia Ricci e alcuni amici, in collaborazione con l'architetto Pejrone, dell'esecuzione di questo progetto ne fecero una missione, ben consci che anche la sola sua manutenzione sarebbe richiesto un'attenzione perpetua.
I giardini della villa coprono 22.000 mq e rappresentano un affascinante esempio di coltura floreale e vegetale di stile anglo mediterraneo: fontane, vialetti, ponti, stagni, fiori d'ogni tipo e d'ogni colore.
La collezione di oltre 400 varietà di agapanthus è unica in Europa e la visita alla Villa della Pergola nel mese di giugno è indimenticabile.