Itinerario Paesaggistico n. 2

Arma di Taggia - Passo Teglia - Rezzo - Imperia - Arma di Taggia

Ad Arma di Taggia si imbocca la SP della Valle Argentina che, subito dopo Taggia, si restringe notevolmente per salire, sempre in vista del torrente e con moderata pendenza, fino a Badalucco (km 10) pregevole nel suo nucleo più antico e caratterizzato da due scenografici ponti, uno all'inizio e uno al termine del paese.

Poco oltre, a destra, appare in posizione bellissima Montalto Ligure alla confluenza del Torrente Carpasina.

Nei pressi del bivio (km 12), la strada abbandona il vecchio percorso (tuttora transitabile con qualche difficoltà, ma interessante per gli scorci sul letto roccioso del torrente costellato di laghetti) per salire a mezza costa; il panorama si amplia gradualmente su entrambi i lati della valle svelando paesini quasi spopolati abbarbicati alla montagna.

Ormai in prossimità del bivio appare Triora (m 776), che, con le sue case, occupa interamente uno sperone montuoso dominato a sua volta dal boscoso Monte Trono (m 1189).

Siamo ormai alle porte di Molini di Triora (km 24) e, svoltando a destra, iniziano i 12 km di salita per giungere al Passo di Teglia (m 1397 - km 36).

Nell'avanzare, incontreremo il paesino di Andagna (m 729), la chiesetta di San Bernardo (m 759) con affreschi del XV secolo abbastanza ben conservati, la chiesetta di Santa Brigida (m 901) posta su un dimenticato valico secondario e Drego (m 1080) vicino all'omonima Rocca, magnifico punto di vista sul Carmo dei Brocchi (m 161).

ESCURSIONE 1: dal Passo di Teglia al Colle della Mezzaluna
(trekking)

Dal Passo verso il Colle si sviluppano due itinerari che poi si riuniscono nei pressi della cosiddetta Fossa di San Lorenzo.

Quello che si sviluppa sul versante della Valle Argentina è più spettacolare, ma nasconde qualche insidia, mentre il percorso classico - che ricalca il tracciato di un'antica via marenca - si sviluppa tutto sul versante rivolto alla Valle Arroscia e attraversa una bellissima faggeta con percorso quasi pianeggiante fino alla Fossa di San Lorenzo (m 1386) così chiamata per la presenza (a destra) dei ruderi di una chiesetta campestre dedicata al santo.

Al centro della dolina, un tempo occupata da un piccolo laghetto, sorge un masso squadrato nel quale è incisa una grossa coppella, mentre - ai margini superiori della conca, toccata dal sentierino che si sviluppa sul versante dell'Argentina - vi è una grossa pietra infissa (forse dolmen o antichissimo segnale di confine).

Da qui è possibile salire per sentierino non esposto, ma molto ripido alla vetta del Carmo dei Brocchi (m 1610) con ritorno per la stessa via non essendovi sentiero per il versante verso la Mezzaluna.

Rimanendo sul percorso principale si affronta l'unico tratto in discreta salita su rudi residui di lastricatura e, dopo una bella pineta, si sbuca nel pianoro prativo ed in breve al Colle della Mezzaluna (m 1454).

Percorso di andata effettuabile tranquillamente in 1 ora e 15 minuti (dislivello complessivo circa 200 m).

ESCURSIONE 2: dal Passo di Teglia al Monte Grande
(trekking)

Al Passo di Teglia (m 1397), volgendo a sinistra è possibile imboccare una stradella al servizio dei piccoli impianti in vetta al Monte Grande che, tagliando le pendici del Monte Fenaira (m 1458) e del Monte Carpasina (m 1413) giunge fino al Monte Grande (m 1418) in circa 1 ora e 15 minuti di cammino (dislivello complessivo di 250 m tra andata e ritorno).

Poco più impegnativo, ma più spettacolare è il percorso di cresta che tocca il Monte Fenaira (m 1458), scende al Passo di Fenaira (m 1390), quindi risale alla Cima Carpasina (m 1413) e - dopo una leggera perdita di quota - risale al Monte Grande (m 1418).

Il dislivello tra andata e ritorno si avvicina ai 400 metri (1 ora e 30 minuti sola andata).

Dalla vetta il panorama è amplissimo su tutta la Valle Impero.

Dal Passo di Teglia, la rotabile scende (km 40) ad un bivio; svoltando a sinistra si scende in Valle Arroscia e - percorrendo lungamente il bosco di Rezzo folto di faggi e, più in basso, di castagni - si giunge al Ponte dei Passi (m 744- km 48) dove la rotabile cambia versante (qui, se vi avanza una mezz'oretta, potete imboccare a monte del ponte stradale una larga mulattiera lastricata che supera su due ponticelli le rumorose acque dei rii che in questo punto formano alcune amene pozze e che, dopo la loro confluenza, prendono il nome di Giara di Rezzo) e scende a Rezzo (km 52) ed al bivio con la SS 28 (km 58) per tornare ad Imperia (km 80) e quindi ad Arma di Taggia (km 96).

Se avete un po' di tempo in più a disposizione, la Valle della Giara di Rezzo con i suoi centri di Lavina, Cenova e Rezzo merita senz'altro una visita approfondita.

Borghi a parte, una lunga sterrata - percorribile anche con l'auto (con qualche difficoltà) e tutta in vista del corso della Giara - ci farà scoprire almeno 6 ponti di origine medioevale (km 5).

Dopo l'ultimo ponte detto di Calcinaro, essa prosegue (non più percorribile con l'auto) per altri 4 chilometri e sbuca sulla rotabile asfaltata poco a monte del Ponte dei Passi.